EXATR-Lab ⎢Generare un rapporto con il quartiere

EXATR è un percorso di rigenerazione urbana che vuole aprire il Deposito alla città stabilmente. Da qui il è nato dal 2017 il desiderio di condividere con il più alto numero di persone possibili un certo tipo di sguardo sul mondo, sulla realtà e sulla sua rappresentazione, sull’arte e la performance e il rapporto della comunità con gli spazi. Punto di partenza per conoscere e far conoscere agli abitanti EXATR, e le realtà e i contenuti che lo attraversano, siamo partiti dai nostri “vicini di casa”, non potendo questo luogo prescindere dalla comunità che lo ospita.
Abbiamo esplorato il quartiere in cui ci troviamo, abbiamo conosciuto e siamo entrati in relazione con giovani, famiglie e bambini attraverso proposte creative, giocose, di pratica artistica e sociale. Per farlo abbiamo coinvolto artisti riconosciuti a livello internazionale, ospiti delle ultime tre edizioni del Festival Ipercorpo, con progetti pensati appositamente per il quartiere e le sue case popolari.  EXATR ha come sua missione quella di diventare nel tempo un luogo identitario, un luogo “sentito” dal quartiere, e per farlo deve aprirsi quanto più possibile all’esterno e superare la divisione tra spettatori e abitanti, travalicando i confini dei singoli eventi  per renderlo invece uno spazio aperto e condiviso.


EXATRLab 2017 – I edizione
L’ora in cui non sapevamo niente l’uno dell’altro

[Progetto speciale Ipercorpo 2017 :: Patrimonio]

a cura di: Veronica Cruciani, Claudia Sorace e Riccardo Fazi – Muta Imago, Michele Di Stefano – MK
organizzazione: EXATR, Francesco Tortori | Spazi Indecisi
una produzione: Ipercorpo2017 Patrimonio
in collaborazione con: ACER, Comune di Forlì, Atrium Forlì
si ringrazia: il quartiere e le sue famiglie, Giorgia, Erica, Valentina, Chiara.

Per sei giorni, dall’8 al 13 maggio 2017, dalle ore 16.00 alle ore 20.00, il quartiere di EXATR ha ospitato EXATR-Lab. L’ora in cui non sapevamo niente l’uno dell’altro.

Un determinato numero di case del quartiere di EXATR sono state aperte allo sguardo dei visitatori.  Agli abitanti coinvolti è stato chiesto “semplicemente” di aprire la propria casa in forma di , per un periodo stabilito e in orari della giornata concordati, ad uno spettatore sconosciuto che poteva muoversi liberamente al suo interno. Dopo aver prenotato la propria visita, il visitatore ha dovuto portare con sé un dono, di qualsiasi forma e natura, come moneta di scambio per poter entrare dentro una delle case.  Lasciati i propri effetti personali, si doveva recare all’indirizzo consegnatogli dove un accompagnatore che lo avrebbe accompagnato fino alla soglia della casa. A quel punto il visitatore entrava, solo, restando nella casa per quindici minuti e prima di andare, lasciava il suo dono alla casa e ai suoi abitanti. 

ph. Gianluca Naphtalina Camporesi


EXATRLab 2018 – II edizione

Laboratori rivolti a bambini e adolescenti fra i 6 e i 15 anni residenti nelle Case ACER del Comune di Forlì.

[Progetto speciale Ipercorpo 2018 :: Il Padre]

Un progetto di: Claudio Angelini e Mara Serina
A cura di: Lorenza Scardovi con la collaborazione di: Francesco Tortori
Produzione: Festival Ipercorpo 2018, EXATR
In collaborazione con: Case ACER, ATRIUM-Rotta Culturale Europea
Conduzione laboratori: Andrea Costanzo Martini, Ofir Yudilevitch, Luna Cenere
Cortili case ACER | Ven 25 / Sab 26 / Dom 27 maggio 2018

L’edizione 2018 di EXATR-Lab è stata un’esperienza nuova e completamente diversa rispetto all’anno precedente e ha coinvolto non solo le case ACER limitrofe all’EXATR, ma anche altri edifici dislocati in varie zone della città di Forlì.

Il centro dell’azione sono stati i cortili dei palazzi che per tre pomeriggi hanno ospitato laboratori su movimento e danza condotti dagli artisti internazionali presenti al festival Ipercorpo, aperti a bambini e adolescenti delle case stesse. L’idea alla base è stata creare uno spazio per il gioco attraverso l’arte, ma anche un tempo/spazio di lavoro sul corpo in modo da permettere ai partecipanti un’esperienza in grado di avvicinarli alle istanze della danza come scoperta del sé, all’interno di una comunità in trasformazione.

Si è deciso di lavorare con i più giovani, pronti a “mettersi in gioco” senza pregiuduzi: il target selezionato sono stati bambini e adolescenti fra i 6 e i 15 anni residenti nelle Case ACER del Comune di Forlì. In collaborazione con ACER sono state individuati gli edifici con il maggior numero di bambini e adolescenti (via Marsala 7, corso Garibaldi 319, piazza Gialli del Calvario 5). Sono stati presi i contatti con i rispettivi Presidenti di Autogestione per informarli del progetto ed è stato prezioso il loro contributo nella promozione tra i vari abitanti ed in particolar modo tra i genitori. La promozione è avvenuta tramite volantini nelle buchette postali e spiegazione porta a porta del progetto alle famiglie degli stabili; sono stati invitati anche i residenti degli edifici ACER di via Valzania, adiacenti a via Marsala.

I laboratori sono stati tenuti da 3 artisti internazionali ospitati dal Festival Ipercorpo (Andrea Costanzo Martini, Ofir Yudilevitch e Luna Cenere) in 3 cortili e 3 pomeriggi differenti. Ciascuno ha tenuto un laboratorio diverso modulato in base al proprio lavoro artistico e in base alle esigenze relative alla fascia di età dei bambini presenti. I laboratori permettevano inoltre un’osmosi tra gli abitanti delle varie case in quanto erano aperti non solo ai residenti della stessa casa, ma anche agli altri residenti delle case ACER, in modo da permettere uno scambio reciproco. L‘adesione al progetto è stata numerosa e partecipata, salvo precedenti impegni familiari o scolastici. I partecipanti sono stati soddisfatti delle relative esperienze e gli artisti sono stati entusiasti di aver preso parte a questo progetto in fase sperimentale.

ph. Gianluca Naphtalina Camporesi


EXATRLab 2019 – III edizione
KIDS HOUSES

[Progetto speciale Ipercorpo 2019 :: La pratica quotidiana]

Ideazione e conduzione laboratori: Renzo Francabandera, Michele Cremaschi, Michela Mastroianni
Coordinamento di progetto per Città di Ebla: Neera Pieri
Produzione: Festival Ipercorpo 2019, EXATR
In collaborazione con: Comune di Forlì, ACER Azienda Casa Emilia Romagna, ATRIUM-Rotta Culturale Europea
Luoghi: Cortile Casa ACER C.so Garibaldi 319/ Palazzina di EXATR
Date laboratorio: 27/28 aprile 18/19/25/26 maggio 2019
Installazione finale: dal 30 maggio al 2 giugno 2019 nell’ambito del Festival Ipercorpo

Con la terza edizione di EXATR-Lab , Città di Ebla ha voluto proseguire nel precorso intrapreso nel 2018 con i bambini delle case ACER e le rispettive famiglie. La formula però, ancora diversa e rinnovata seppur in presenza di una sotterranea continuità con le edizioni precedenti, ha previsto le attività all’interno della Palazzina di EXATR, in una sorta di chiusura naturale del cerchio che ha visto prima uno spostamento delle attività al di fuori, verso la città, infine una convergenza verso il luogo idealmente (e fisicamente) inteso come punto di partenza e generatore del progetto.

Sotto la guida di tre figure di rilievo dell’arte performativa e digitale in Italia, il docente e critico d’arte Renzo Francabandera, già all’attivo da anni con progetti di formazione sui linguaggi della contemporaneità e dell’arte, l’artista multimediale Michele Cremaschi, e l’esperta di teorie dell’apprendimento Michela Mastroianni il laboratorio, dal titolo KIDS’ HOUSES, ha condotto i bambini attraverso lo sviluppo e la progettazione della propria idea di  “casa”, stimolandone il pensiero creativo. Il progetto è nato dalla volontà di avvicinare loro e le famiglie che vivono a Forlì in contesti a maggiore probabilità di disagio, all’esperienza artistica attraverso il coinvolgimento in pratiche condivise. L’arte e la creatività hanno infatti un ruolo importante nell’educazione dei bambini, poichè aiutano a stimolare il pensiero, a sviluppare le potenzialità, ad alimentare la capacità di risolvere problemi in maniera autonoma ed innovativa. È da sottolineare, inoltre, l’importanza del tema della casa, che in tutti gli studi sui bambini ne fa il luogo simbolico delle sicurezze, della rappresentazione di sé e del proprio contesto familiare.

“L’arte è un modo per imparare e mettersi in gioco, consente di creare oggetti concreti attraverso i pensieri più celati, più nascosti, quelli che non riescono facilmente a scontrarsi con la realtà. Durante il processo creativo, infatti, l’arte non è vista come mera bellezza esteriore ma bensì spirituale, come auto-scoperta di se stessi e quindi apprendimento. L’insegnamento della pratica artistica e creativa, soprattutto se alimentata nella quotidianità, è strettamente connesso a ciò che vorremmo per i nostri giovani: sviluppo delle facoltà interpersonali ed emotive, maggior rendimento scolastico e impegno civico, sviluppo delle pari opportunità. Lo hanno dimostrato numerosi studi neuroscientifici e di psicologia cognitiva.”  – Renzo Francabandera, ideatore del progetto

ph. Gianluca Naphtalina Camporesi