Ipercorpo 2012

Che cosa io faccio delle condizioni. Che cosa le condizioni fanno di me.

Dopo sei anni di esperimenti attorno ad una forma festival si riparte con la sensazione che tutto sia da rifare di nuovo. Ma è veramente possibile coglierne degli aspetti inediti?

Inedita è la collaborazione ideativa con un giovane critico e curatore d’arte contemporanea, Davide Ferri, che negli anni ha lavorato con continuità sul medium pittura.

Inedito uno sfondo così preciso come quello della collezione Verzocchi, tale da chiamarci ad organizzare un bando per la scelta dei progetti, fatto inedito anch’esso.

Inedito un confronto con una parola che avverto così pericolosa: lavoro. Se ne percepisce il pericolo non tanto per l’ampiezza dei significanti quanto per la loro corruzione entro frasi e declinazioni di pensiero immediatamente strumentalizzabili.

Inediti alcuni artisti invitati e, si scoprirà, anche l’inedito di altri già conosciuti dal pubblico di Ipercorpo. Tutti comunque scelti tentando di costruire un caleidoscopio di azioni a partire da questa parola: lavoro.

Inedito infine riscontrare che, nonostante la storica prima apertura dell' Ex-Deposito ATR Savonarola avvenuta nel 2011, dove sono state mostrate chiaramente le potenzialità di un luogo per il contemporaneo e la ricerca in ambito performativo, le condizioni economiche non sono cambiate, sono anzi peggiorate sul fronte istituzionale. Questo ci obbliga a reagire nella velocità e nella fuga in avanti. Ci obbliga  a vivere il nostro lavoro culturale come qualcosa di soggetto ad un atto predatorio. E riguarda tutti coloro che, attraversando questi spazi, li rendono vivi insieme a noi. Ci impone un perenne stato di allerta. Si può parlare di una pratica?

Claudio Angelini