
Fin dalle sue origini il deposito delle corriere connette persone e territori, ma è anche un luogo produttivo: nelle sue officine infatti si manutenevano gli stessi autobus che poi connettevano Forlì e la Romagna.
Il deposito era un luogo con una forte vocazione pubblica e sociale, un luogo universale che favoriva l’accessibilità del territorio.
EXATR è il progetto di rigenerazione che vuole attualizzare e rendere contemporaneo il deposito e le sue origini, diventando un hub culturale e produttivo per favorire nuove progettualità fra mondo delle arti, impresa, ICC, artigianato e università.
EXATR sarà un’officina di idee, un luogo per le arti, un laboratorio che sperimenta il ruolo della creatività e delle arti (visiva, performativa e applicata) nella rigenerazione e nell'innovazione di impresa, un luogo capace di attirare e attivare le energie più dinamiche del territorio (artisti, ICC, piccole e grandi imprese e università).
Il decalogo di EXATR
- Essere strabici; guardare con un occhio alle realtà più intraprendenti e aperte al cambiamento del territorio, mentre l’altro occhio lo sguardo all’Europa
- Il processo è il fulcro di un’innovazione responsabile. Nuovi processi e strumenti definiscono nuovi paradigmi.
- Le arti sono un motore e un linguaggio che costruisce relazioni di senso e umane.
- Sperimentare, sperimentare, sperimentare. Senza paura di fallire.
- Ricercare e ascoltare la qualità. In EXATR, nelle collaborazioni, nei territori.
- Accompagnare il Pubblico al cambiamento, stimolandolo ed educandone lo sguardo
- Riempire di senso parole svuotate come arti contemporanee, rigenerazione urbana, innovazione, rete.
- Rimanere un cantiere leggero dove le attività, le relazioni e le strategie precedono sempre la struttura fisica e la alimentano
- La sostenibilità economica è la condizione per essere liberi. E per liberare idee
- Sperimentare e forzare il rapporto fra arti e imprese nel solco del visionario Giuseppe Verzocchi