LINEE DI RIGENERAZIONE⎢Connettere luoghi, azioni e comunità

[progetto vincitore CREATIVE LIVING LAB II edizione]

un progetto di: Spazi Indecisi
in partnership con: EXATR, Città di Ebla, Casa del Cuculo
in collaborazione con: Comune di Forlì, ACER, Università di Bologna, CAD
intervento promosso e sostenuto dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea e Rigenerazione Urbana del Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Fin dalle sue origini l’ex Deposito ATR ha connesso persone e territori ed è stato luogo produttivo: nelle sue officine infatti avveniva la manutenzione degli stessi autobus che poi connettevano Forlì e la Romagna. La sua forte vocazione pubblica e sociale resta intatta oggi con la progettualità di EXATR, con rinnovate azioni di scambio e connessione con il territorio e le persone che lo abitano.

Linee di rigenerazione è un percorso, iniziato a ottobre 2019, di osservazione, ascolto e scambio tra esperti, artisti e abitanti di Forlì, per co-progettare e costruire micro interventi di rigenerazione urbana diffusi che connettano EXATR ai quartieri vicini, costruendo e riattivando le relazioni tra i luoghi e le comunità.

Linee di rigenerazione trova la sua base operativa in EXATR, che rappresenta la cerniera naturale fra le due aree di intervento individuate, l’area dei Portici e l’area delle case popolari ACER. Il progetto mira a creare un percorso di valorizzazione e rifunzionalizzazione dell’asse stazione – Portici – EXATR – case ACER – Piazza, mettendo a sistema gli interventi di micro rigenerazione con le comunità presenti nell’area.

Obiettivo principale del progetto è la riappropriazione di luoghi sottoutilizzati o inutilizzati da parte della comunità, attivando dapprima una riflessione critica e condivisa dello spazio urbano che porti poi ad una gestione responsabile dei beni comuni da parte degli abitanti. Parte fondante di questo processo è stata affidata all’arte come strumento abilitante per favorire l’integrazione sociale e il dialogo interculturale. Il coordinamento scientifico del progetto è stato affidato a Patrizia di Monte – architetta esperta di riuso temporaneo e rigenerazione urbana – e sono stati coinvolti l’artista Andreco per il workshop e la realizzazione della “segnaletica urbana” e il fotografo documentarista Filippo Venturi per il coordinamento dei workshop di fotografia con i ragazzi del quartiere e i fotografi del territorio.


Dopo la fase iniziale di presentazione del progetto, avvenuta attraverso incontri, relazioni dirette e merende di quartiere, si  è passati a una fase di ascolto ed esplorazione condivisa. Nel mese di novembre 2019 si sono svolte passeggiate esplorative e patrimoniali nelle quali hanno partecipato abitanti e realtà organizzate del quartiere. Questa fase ha permesso la creazione di una mappa emotiva e la definizione delle necessità e dei bisogni dei cittadini. A queste attività si è aggiunta un’analisi conoscitiva approfondita attraverso la raccolta di più di 100 questionari.

ph. Filippo Venturi


A dicembre 2019 si è svolto il laboratorio di quartiere, condotto da Patrizia di Monte e Ignacio Gravalos, che ha coinvolto gli abitanti, i rappresentanti delle comunità, le realtà organizzate e i referenti politici del Comune. All’interno del laboratorio si sono andati a definire i possibili luoghi e interventi da realizzare nell’ambito del progetto, che sono stati poi analizzati e sviluppati da un gruppo di studenti di architettura dell’Università di Bologna.

ph. Ilaria Cottu


Al laboratorio è seguito il workshop di co-progettazione, dal 14 al 16 febbraio 2020, per sviluppare e progettare i dispositivi di rigenerazione urbana. Questo weekend di lavoro, condotto da Spazi Indecisi, Patrizia di Monte, Ignacio Gravalos e Andreco, ha visto la partecipazione di una ventina di studenti della facoltà di architettura dell’Università di Bologna e dell’ISIA di Faenza. Un momento di confronto intermedio con le comunità ha garantito che i progetti finali fossero profondamente coerenti con le reali esigenze del quartiere.

ph. Filippo Venturi


Dopo un periodo di interruzione dei lavori dovuto all’emergenza sanitaria, a luglio 2020 sono iniziate le operazioni per i microinterventi di rigenerazione urbana, coinvolgendo gli studenti partecipanti ai workshop di progettazione e l’artista visuale Andreco. In questa prima fase di attuazione dei progetti pensati insieme alla comunità a inizio 2020, la palazzina degli anni ’70 e il piazzale di EXATR sono stati protagonisti. Dagli studenti sono state ripristinate le vecchie linee dei parcheggi dei bus e attivata una nuova bacheca di quartiere; Andreco ha realizzato su tutta l’area della facciata della palazzina il murale che connette il luogo al quartiere nella sua visione simbolica di organismo sensibile.

ph. Filippo Venturi


Dal 14 al 17 settembre 2020 sono stati realizzati gli interventi sul cortile della casa popolare ACER di Via Marsala, creando un nuovo spazio giochi per bambini e rinnovando l’area parcheggio bici grazie al ripristino dei parcheggi, all’installazione di un kit riparazione biciclette e al potenziamento dell’impianto di illuminazione del cortile. Gli abitanti hanno partecipato con entusiasmo ai lavori, e i giovani artisti hanno subito sperimentato i nuovi spazi.

ph. Filippo Venturi


L’ultima fase dedicata agli interventi sull’area Portici si realizzeranno tra gennaio e febbraio 2021. Linee di rigenerazione è inteso come progetto modulabile con la prospettiva di non fermarsi a questa prima azione, ma continuare a ricercare ed intercettare opportunità di sviluppo per interventi futuri.